martedì 9 giugno 2009

Estratto dalla presentazione del libro fatta alla libreria Carmelina di Ferrara il 5 Aprile 2008

La bella, artistica copertina che il bondenese Carlo Andreoli ha realizzato per il libro di Fabio Musati “ Il confine “ ( Prospettiva Editrice ) è un bell’esempio di interpretazione (foto)grafica di un universo narrativo. Il libro è giocato intorno al limite sottile tra reale e fantastico. Per certi aspetti i racconti di Musati possono essere definiti kafkiani : il realismo analitico della narrazione rende ancor più inquietante l’irruzione,graduale, quasi inavvertibile , del fantastico. L’impressione è che i fatti, nella loro implacabile durezza o anche nella finezza di certi rapporti impliciti, si snodino nell’interiorità, al confine del sogno ad occhi aperti. A rendere più fascinoso il tutto un linguaggio che si muove in assoluta libertà: basti pensare alla trasposizione in chiave scritturale di canzoni di Ornella Vanoni , Radiohead, fino all’esplicito conflitto generazionalmusicale di “Daddy “.

Marco Felloni, proprietario della libreria La Carmelina di Ferrara

lunedì 8 giugno 2009

L'intervista di Marianna De Lellis

http://scarabocchi.splinder.com/post/15992651

L'intervista sul sito dell'editore

http://www.prospettivaeditrice.it/libri/interviste/dettaglioautori/musati.htm

I commenti dei lettori su IBS

http://www.ibs.it/code/9788874183715/musati-fabio/confine

Recensione di Renzo Brollo su Dadamag

http://www.dadamag.it/defaultT.asp?scheda=1517

Videointervista

Sinossi

Il confine - sinossi dell’autore
(Un’antologia di Racconti di Fabio Musati)


Dieci storie sospese tra il reale e il fantastico. Un confine di vita attraversato durante un viaggio, dove stralunati personaggi si rincorrono all’interno di paesaggi urbani, resi improbabili proprio dalle definizioni precise di città e strade che sfilano dai finestrini: Milano e il nulla che domina il quartiere di Bonola; la metropolitana, una chiesa in zona Fiera, i parcheggi sotterranei dell’aeroporto di Malpensa; la colonna delle macchine che procedono lentamente tra le puttane lungo una strada di periferia; gli autogrill deserti nella notte; il passo della Cisa dove un muro di metallo sbuca improvviso dietro una curva…
In questi scenari, i personaggi fanno degli incontri che possono cambiare le loro vite: un architetto viene invitato a valutare una casa dal proprietario, morto dieci anni prima in un incidente aereo in Un’ora sola ti vorrei; il responsabile della sicurezza di un’azienda di materiali assorbenti, vittima di mobbing, progetta l’incendio del suo stabilimento e finisce per ammazzare una puttana senegalese in Via da lì; un professore di matematica, pre-pensionato perché vuole liberare i numeri dalle parentesi, vince un concorso di poesia sponsorizzato da un Ipermercato in Periferie Numeriche; un ispettore di polizia piemontese sgomina una banda di ladri di opere d’arte, grazie alle intuizioni di un ragazzino idiota che vede solo ombre in Natura morta; un uomo d’affari salva dallo stupro, in modo rocambolesco, un’autostoppista adolescente mascherata da regina della notte, e poi scopre che potrebbe essere sua figlia in Daddy…
Una colonna musicale - che spazia dagli acuti di Ornella Vanoni in Un’ora sola ti vorrei, ai Radiohead ne Il principe, fino a sfociare nel conflitto generazionale in musica di Daddy - accompagna i racconti, coloriti anche dal ricorso ad altri linguaggi quali gerghi, dialetti, canzoni, poesie, dipinti, videogiochi, flipper, videolenti e bip di scanner elettronici.